Backup Agentless: il caso Storware come soluzione innovativa

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Il fatto che ogni realtà debba disporre di una o più soluzioni di protezione del dato, di backup e disaster recovery è un concetto oramai visto e rivisto e che in questo articolo diamo per scontato, soprattutto alla luce degli eventi dell’ultimo periodo che hanno colpito diverse aziende del settore IT mondiale.

L’obiettivo è di confrontare le principali differenze tra due metodi di backup presenti sul mercato e soffermarci principalmente sul backup Agentless attraverso un esempio concreto ed innovativo quale Storware.

Backup Agent o Agentless?

I possibili approcci per eseguire operazioni di backup e recovery sono principalmente due: con Agent o Agentless. Entrambe le soluzioni hanno le proprie potenzialità e i propri limiti, quindi risulta essenziale capirne la differenza e scegliere la miglior soluzione a seconda delle esigenze di ciascuna organizzazione.

Backup con Agent

Il backup basato su Agent comporta l’installazione di un agent per eseguire tutte le attività; quest’ultimo diventa responsabile della gestione del processo di backup e della comunicazione con il server di backup stesso.

Questo metodo sicuramente fornisce un livello di controllo sui dati granulare e la possibilità di configurare operazioni di backup più complesse; garantisce una maggior visibilità nel processo di backup, consentendo di monitorare e gestire il backup in modo più efficace; infine migliora le prestazioni del backup stesso riducendo il carico di rete.

Ciò non toglie che è bene considerarne anche i limiti come la dipendenza dal sistema operativo e le attività a contorno quali aggiornamenti, gestione e mantenimento dell’infrastruttura stessa. I backup con agenti richiedono inoltre un consumo di risorse e relativi costi per il set up su ciascuna macchina. Talvolta possono anche complicare la gestione dell’infrastruttura di backup.

Backup Agentless

Come suggerisce anche il nome è un metodo di backup che esclude la necessità di installazione di un agent sui sistemi da proteggere, rendendo la strategia e il processo di backup più semplice da implementare, riducendo significativamente il tempo e l’effort per il suo monitoraggio.

Scegliendo il Backup Agentless si ottengono infatti semplicità nell’installazione e configurazione degli agenti sui singoli sistemi; flessibilità relativa a sistemi operativi e piattaforme diverse; scalabilità nella gestione di grandi quantità di risorse e sistemi, riducendo l’impatto sulle prestazioni stesse.

Di contro, a paragone con il backup con agent, quello Agentless ha possibili limitazioni riconducibili alla mancanza di funzionalità avanzate (di norma sono fornite dall'agente) e una maggior attesa nella richiesta dei dati attraverso la rete, ciò potrebbe infatti richiedere più tempo.

La scelta tra queste due tipologie di Backup dipende essenzialmente dalle esigenze di ogni realtà, tuttavia, come ti abbiamo anticipato, in questo articolo vogliamo approfondire il metodo Agentless.

Il nostro parere sul backup Agentless

Come in altre situazioni, in CloudFire amiamo metterci in gioco e conoscere nuove tecnologie o approcci, ed è per questo motivo, è anche giunto il momento di sbilanciarci dandoti la nostra opinione riguardo al tema backup Agentless.

A nostro parere i vantaggi di tale tecnologia sono diversi, ecco i principali:

  • Coerenza delle applicazioni: Il backup Agentless, che fornisce una versione point-in-time completa di un server o una VM, permette di ripristinare il workload garantendo l’esecuzione continua delle applicazioni senza perdita di dati;
  • Amministrazione e gestione più semplice: I sistemi Agentless consentono agli amministratori di supervisionare ogni workload, anche negli aspetti più specifici all’intera rete. In altre parole, nel momento in cui i gestori di backup impostano la network da utilizzare e i dati richiesti nel backup, questi ultimi vengono migrati direttamente dalla rete nel repository definito;
  • Controllo efficace: La gestione delle policy è una funzionalità comune al backup Agentless, promuovendo quindi un miglior controllo dei processi di backup e ripristino riducendo contemporaneamente il tempo di lavoro;
  • Riduzione costo di Setup e manutenzione: Agentless si traduce quasi sempre anche in costi inferiori, nello specifico tagli i costi relativi all’acquisto di una licenza per agente per ogni workload della rete, ed inoltre riduce al minimo CPU e banda.

Storware: il backup Agentless per Openstack

La nostra infrastruttura e il nostro Public Cloud sono basati su Openstack: uno tra i progetti opensource più complessi e allo stesso tempo adatti alla creazione, gestione e distribuzione di un pool di risorse compute, storage e networking in maniera scalabile e modulare.

Già di per sé la struttura di un ambiente Openstack richiede elevate competenze ed esperienze, ed è pertanto preferibile che lato protezione e backup venga utilizzata una soluzione che non aumenti difficoltà o effort.

In CloudFire scegliamo Storware come una soluzione di Backup & Recovery in quanto:

  • È Agentless.
    La sua caratteristica distintiva è proprio relativa al fatto che non necessita dell’installazione di alcun agente, facilitando la complessità della protezione del dato in un ambiente come Openstack per i motivi che abbiamo già esposto ad inizio articolo. Infatti, Storware è in grado di parlare direttamente con l’infrastruttura attraverso le OpenStack API;
  • Supporta diversi Repository di archiviazione.
    Storware supporta più repository per volumi e archiviazione, tra questi troviamo Object Storage come Ceph e Storage compatibili con S3, proprio come il nostro Object Storage, a cui è possibile aggiungere l’Immutability. Storware supporta infatti backup incrementali e il trasferimento di immagini disco direttamente dall’API;
  • Riduce l'effort per i sistemisti
    Chi utilizza le istanze non deve più preoccuparsi dell’installazione e gestione dell’agente nei guest; sono i system administrator che si occupano dei backup senza dover aver alcuna credenziale del sistema operativo;
  • Mette a disposizione più modalità per effettuare il backup di VM in un ambiente di virtualizzazione.
    Dal Trasferimento Immagine disco per hypervisor KVM che utilizzano il formato immagine QQOW2, creando una copia dell’intera immagine disco della VM; al collegamento del disco tramite Cinder, collegando il disco della VM ad un server Proxy dedicato al backup, e copiano una copia del disco della VM.

Architettura funzionamento Storware: dalle piattaforme supportate alle destinazioni di backup disponibili
CloudFire - Storware

Concludendo, la tutela e la protezione di ciascun componente infrastrutturale nel nostro caso in ambienti Openstack è fondamentale.

Storware è la prima tecnologia che riesce ad offrire tale servizio in modalità Agentless, garantendo estrema versatilità sia per le piattaforme supportate che per i repository di destinazione, e tutto ciò sposa a pieno i valori e le caratteristiche condivise da CloudFire.

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