Il ruolo del Cloud per trasformare le Aziende in Industrie 4.0

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Siamo di fronte ad una vera trasformazione dell’ecosistema industriale, che vede come protagonista l’utilizzo di tecnologie abilitanti così come il  miglioramento tecnologico all’interno dei sistemi produttivi aziendali.

Infatti, l’evoluzione dei sistemi produttivi è orientata alla realizzazione del paradigma 4.0 e sicuramente la pandemia da Covid-19 e gli incentivi nell’investire in asset produttivi hanno accelerato questa tipologia di progetto, avvantaggiando molto le realtà in grado di attuarlo.

In questo contesto, il concetto di Industria 4.0 è un vero e proprio obiettivo per le imprese, un modello a cui riferirsi, indipendentemente dal settore di riferimento. Di cosa si tratta, in sostanza, e quali sono i requisiti necessari per raggiungere questo livello di business?


Che cosa significa oggi essere un'azienda 4.0?

L’espressione  Industria 4.0 si riferisce  al processo di digitalizzazione della modalità organizzative della produzione di beni e servizi, e all’integrazione degli impianti con le tecnologie 3.0, cioè quelle già attive ma non ancora interconnesse. Le organizzazioni di questo tipo, hanno una migliore gestione dei flussi, una riduzione di rischi e sprechi, e hanno a disposizione tutte le informazioni in tempo reale. Per questo, vengono definite con espressioni quali smart industry, smart factory, advanced manufacturing, fabbrica intelligente o innovativa e altre.

Produzione caffè

Il fine ultimo del processo verso l’industria 4.0 è quello di realizzare un ambiente nel quale i processi aziendali sono totalmente automatizzati, in grado di scambiare i dati con altri sistemi, monitorarsi e agire di conseguenza creando un valore aggiunto per l’azienda stessa.

I vantaggi che ne derivano sono miglioramenti nella pianificazione, nella maggior flessibilità dei processi e, a fronte di una riduzione dei costi, nel conseguente aumento dei ricavi, garantendo una business continuity, raggiungibile grazie ad un disaster recovery funzionale.

Il Cloud per l'industria 4.0 e l'Internet of Things

Fondamentale e strettamente legato allo scenario dell’Industry 4.0 è il ruolo dell' Internet of Things (IOT) che, in estrema sintesi, consiste nella connessione tra di loro di oggetti, dispositivi, strumenti e infrastrutture internet. Ciò permette di creare modelli di produzione automatizzati e interconnessi.

In questo contesto, il Cloud diventa il fattore abilitante per l’implementazione dell’Industria 4.0. Sono proprio le caratteristiche intrinseche del Cloud a renderlo indispensabile: maggior flessibilità di produzione, unificazione delle tecnologie, una miglior connettività, il tutto associato a una oggettiva semplicità di utilizzo.

Nel processo di digitalizzazione che l’industria 4.0 richiede, il Cloud può essere propulsore di una più ampia trasformazione in azienda.

La scelta del Cloud e il suo utilizzo, infatti, comporta considerevoli miglioramenti e vantaggi su svariati fronti.

Per ogni attività aziendale che prevede lo scambio e l’archivio delle informazioni, per ruoli executive così come per chi si occupa dell’operatività, l’utilizzo del Cloud consente una maggiore elasticità, permettendo a tutti gli utenti di muoversi con agilità all’interno di archivi, progetti e dati.

L’utilizzo del Cloud apre a nuove opportunità di innovazione, non raggiungibili con i sistemi organizzativi tradizionali.

La gestione del contenuto attraverso il cloud: quali possibilità? Quali dubbi?

Scegliere servizi in Cloud e accedere al Cloud è solo il primo passo di un processo verso l’industria 4.0.

Uno dei principali vantaggi di scegliere una gestione del contenuto in Cloud è che i sistemi in Cloud sono costantemente aggiornati e monitorati. Questo li rende sicuri, difficili da compromettere e attaccare. Rispetto agli strumenti tradizionali, le soluzioni in Cloud sono più efficaci e allo stesso tempo più affidabili, capaci di adattarsi nel tempo alle mutate esigenze.

Questa capacità sostanziale di evolversi e cambiare tenendo il ritmo delle nuove sfide che ciascuna realtà si trova ad affrontare, è proprio uno degli aspetti cardine dell’industria 4.0.

Anche la flessibilità dei servizi cloud e il costo d’uso sono ovviamente elementi rilevanti per preferire il Cloud ai sistemi tradizionali.

Spesso, le riserve che le aziende hanno nei confronti del Cloud sono riconducibili a una certa difficoltà di controllo dell’affidabilità e della governance dei dati, al timore di una condivisione multi-tenant delle infrastrutture con più clienti, all’ubicazione geografica distribuita dei dati e, molto spesso, a una certa diffidenza circa la distribuzione della responsabilità tra cliente e fornitore riguardo alla sicurezza dei dati.

Queste preoccupazioni sono comprensibili, soprattutto poiché siamo ancora in un processo di cambiamento e le transizioni verso strumenti avanzati sono complicate da inglobare inizialmente. Quello che senz’altro fa la differenza è la scelta del Cloud Provider giusto.

Abbiamo tratteggiato il profilo dei Cloud Provider principali descrivendo cosa fanno e come scegliere quello giusto ciascuna realtà in questo articolo.

In generale, se ci si affida a cloud provider di qualità e con elevate competenze è possibile ridurre al minimo tutti i timori.

In definitiva, il Cloud è la soluzione più ragionevole per avviare il processo che mira a trasformare le imprese italiane in industrie 4.0, perciò interessa a tutte le aziende che ancora non hanno scelto questo tipo di approccio.

Ad incentivare la modalità as a service di un software cloud based come modello di business è intervenuto anche il Piano Nazionale Industria 4.0, primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano.

Come riporta il sito del Ministero per lo Sviluppo Economico: “L’investimento consiste in circa 24 miliardi di Euro per una misura che diventa strutturale e che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione. Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 si pone due obiettivi fondamentali:

  • Stimolare gli investimenti privati;
  • Dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.

Le piccole e medie imprese italiane possono infatti avvalersi di importanti sgravi fiscali per attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Mai come in questo momento, quindi, la scelta del Cloud risulta vincente contro l’intera soluzione informatica.

Un passo in avanti verso l’industria 4.0, verso il futuro.

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